I Comportamenti e le Abitudini da Evitare per Avere Successo nella Vita

A volte, per avere successo nella vita, bisogna eliminare determinati comportamenti e abitudini, anziché assumerne.

Abitudini che contribuiscono al successo

Qualche giorno fa mi sono di nuovo trovato in una delle situazioni che mi rende più nervoso e limita, soprattutto in termini di tempo. Per l’ennesima volta avevo promesso a troppe persone di essere presente a determinati eventi e stabilito troppi appuntamenti nell’arco di una sola giornata, con il risultato di non poter rispettare il programma che avevo, frettolosamente e senza cognizione di causa, stilato. Il fatto è che vorrei essere coinvolto in troppe cose, molte di più di quante potrei, realisticamente, reggerne e alle quali possa lavorare in modo soddisfacente. Il risultato: 100 messaggi per spiegare dove fossi e perché non fossi andato, 20 telefonate, non essermi potuto godere veramente il momento, nel luogo in cui effettivamente ero e con le persone che avevo di fronte. Ci sono comportamenti  da evitare o abbandonare, se si vuole avere successo (o almeno provare a raggiungerlo) e vivere serenamente. Da Marco Aurelio a Tim Ferriss, tantissimi sono, e sono stati, i filosofi, pensatori e moderni imprenditori che han cercato e cercano, quotidianamente, la ricetta per il successo e il quieto vivere. Queste sono alcune delle idee che condivido:

Abbandona la mentalità a breve termine e progetta a lungo termine

Le persone di successo pianificano obiettivi da raggiungere a lungo termine, sapendo che questi saranno una conseguenza di tutte le azioni e le abitudini quotidiane, ossia a breve termine, e lavorando su queste di conseguenza. Allo stesso modo, non si demoralizzano se qualcosa non va per il verso giusto perché sanno che tutto fa parte di un disegno più grande, dando perciò il giusto peso agli eventi, non disperandosi per situazioni passeggere. Insomma, allenate il fisico per la vita, non per la spiaggia d’estate, per poi tornare alle cattive abitudini.

 

Pensa in grande ed elimina le paure ingiustificate

Da bravi Italiani, ci han sempre insegnato e inculcato nel midollo, in tutti i modi, che non ce l’avremmo mai fatta. Che la concorrenza è troppa ed estremamente più preparata di noi. Alle medie, durante i colloqui, mi dissero di andare a lavorare perché non avevo la testa per studiare. Ora parlo 6 lingue e mi sono laureato con 110, vincendo tra l’altro anche una borsa di studio per un Master tra centinaia di aspiranti. Sono un genio? No, ho la testa dura e resisto molto bene agli schiaffi, delle persone e del destino, ma ho visto anche tanta gente, un po’ più debole di spirito, scoraggiarsi e non provarci per niente. Non diedi retta ai miei prof e continuai per la mia strada, e tutt’ora applico esattamente lo stesso principio. Se ci provi, forse hai qualche possibilità di riuscirci, e di sicuro tanti ricordi, se non ci provi, di sicuro non arrivi da nessuna parte. Chi ha successo se ne frega di un fallimento o di cento, continua a crederci fino a che sia possibile, e ha decisamente più probabilità di riuscirci di chi si ferma ancora prima della linea di partenza.

 

Abbandona l’obsoleta mentalità “fissa”

Il mondo contemporaneo è estremamente dinamico, e dobbiamo imparare a farci i conti. E’ inutile che mamma e papà spingano perché troviate un posto fisso, quando i posti fissi non esistono più o sono estremamente rari. Non sono più gli anni ’90, non prenderete la tredicesima e le aziende vi pagheranno a coupons, non esiste molto che possiate farci. Inoltre, lamentarvi al bar, di fronte a infiniti Campari e birre Moretti non vi rendera migliori né cambierà le cose. C’è una cosa che potete fare però: adeguarvi. Studiare le nuove tecnologie. Imparare le lingue e lavorare all’estero, o con l’estero. Non è vero che non si trova lavoro, ci sono offerte ovunque per sviluppatori e programmatori per esempio, ma quanti sono disposti a rimboccarsi le maniche e buttarsi in altri campi da quello di studio/vita? Dinamismo quindi è la parola chiave, e non pensare di potersi cullare nel posto fisso. Riassumendo, quello che avete fatto finora non è ciò che dovete per forza fare per tutta la vita.

 

Evita il perfezionismo

Le cose non sono mai, e mai saranno, come dovrebbero, o come ce le aspetteremmo, o perfette. Lavora con le possibilità che hai, con i mezzi a tua disposizione, accontentandoti, ma senza demoralizzarti e per questo fermarti. Le aspettative sono una brutta bestia, non farti trascinare da queste. Applica la regola dell’80% con il 20% di sforzo, come ho fatto io per metter su massa muscolare in poco tempo.

 

Evita di controllare qualsiasi cosa

Delega, fallo con cognizione di causa, ma fallo. E’ inutile e dispersivo cercare di tener tutto sotto controllo. Fidati, scegli collaboratori professionali e preparati, e occupati della tua parte. Anche perché dare il 100% ed essere concentrati sulla propria attività è l’unica maniera per combinare qualcosa di buono e avere dei risultati.

 

Evita le persone tossiche 

non sto parlando dei tossicodipendenti, ma delle persone che non ti supportano o che ti tirano giù. I soggeti con cui passiamo la maggior parte del tempo determina chi diventiamo e come evolviamo. Se vuoi raggiungere un obiettivo, passa il tuo tempo con chi pensi possa aiutarti e stimolarti. Se vai in palestra per diventare un powerlifter, frequenta i powerlifter e non i secchi da allenamento occasionale. Se vuoi trovarti una ragazza, è inutile che passi il tuo tempo con i tuoi amici nerd giocando online contro un altro gruppo di nerd dall’altr parte del mondo. Se vuoi avere successo nel business, partecipa a meet ups, aperitivi da networking, iscriviti a comunità online e inizia il tuo percorso. E’ faticoso e difficile, lo so, ma i risultati non crescono sugli alberi.

 

Supera la dipendenza da Social Media e il bisogno di piacere alla gente a tutti i costi

I Social Media sono un ottimo strumento per informarsi, tenersi in contatto con le persone e fare business, ma diventano facilmente una dipendenza. Dopo aver postato uno status o una foto, capita a tutti di aspettare ore, con trepidazione, l’apprezzamento del nostro circolo di persone che, con “mi piace” e commenti, rilascia in noi quel pizzico di adrenalina che ci fa sentire importanti. Tutto questo non esiste. Ecco. La gente mette mi piace a quel che brilla di più e dimentica dopo 30 secondi netti. Non è questo che ci deve far sentire importanti, in quanto fa parte di un mondo illusorio. Passare un’ora al giorno sui social media (60 minuti divisi in sessioni multiple) è abbastanza, a meno che non lavoriate in questo campo. Altra questione collegata a questa è il bisogno insito in ognuno di dire sì a qualsiasi cosa e tutti. Non porta da nessuna parte. Imparate a dire no, a costo di diventare antipatici a qualcuno, o a molti. Se non avete tempo di vedere una persona, non vedetela. Se avete altri impegni per il weekend, dite no. Se un collega vi chiede aiuto, ma siete già impegnati in altro, fateglielo presente e declinate gentilmente. Eviterete moltissime occasioni scomode e imbarazzati, e soprattutto, molto stress inutile.

 

Spesso mi sono stupito di come ciascuno, pur amando se stesso più di ogni altra cosa, tenga in minor conto l’opinione che ha di se stesso di quella degli altri.

Marco Aurelio, Pensieri XII, 4

 

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