Chetoni esogeni: cosa sono, a cosa servono e quali sono gli effetti

I chetoni esogeni sono delle sostanze esterne, prodotte per ottenere gli stessi risultati e benefici della dieta chetogenica.

Già negli anni ’60 dello scorso secolo si parlava di chetoni esogeni perché utilizzati per diversi studi, basati sul possibile trattamento di alcune patologie o come possibili integratori per lo sport. Ad oggi vengono presentati come possibili integratori utili al dimagrimento e come prodotti utili ad eliminare le difficoltà date da un regime alimentare rigido come quello della dieta cheto.

In un articolo precedente vi ho parlato della dieta chetogenica e di quali sono gli aspetti del seguire una dieta con un regime alimentare così rigido. In questo articolo vi parlerò nel dettaglio dei chetoni esogeni e in particolare della loro funzionalità e dei loro possibili effetti.

Corpi chetonici: cosa sono?

I corpi chetonici sono piccole molecole che derivano dal metabolismo dei lipidi (o grassi). Queste piccole molecole che vengono prodotte naturalmente dal nostro organismo hanno una elevata velocità di immissione e di utilizzo.

Sono utilizzati quasi esclusivamente dai muscoli, dai tessuti periferici, dal cuore e dal cervello. Il cuore utilizza il 20-30% di energia proveniente dalle molecole mentre il cervello le utilizza in caso di digiuno prolungato,  ovvero quando il glucosio è scarsamente disponibile.

I tre corpi chetonici formati nel nostro organismo e presenti nel sangue sono: l’acido beta-idrossibutirrico e l’acido acetoacetico che vengono utilizzati a come fonte di energia; e l’acetone che viene prodotto in piccole quantità ed eliminato con le urine e la respirazione.

Cosa sono i chetoni esogeni?

I chetoni esogeni sono corpi chetonici che provengono dall’esterno. Queste sostanze esterne si trovano negli integratori alimentari che se consumati dovrebbero portare ad un rapido dimagrimento, in quanto portano il corpo in uno stato di chetosi.

La chetosi è una condizione metabolica che consiste in un accumulo di chetoni nel sangue e si verifica quando, in carenza di zuccheri nel sangue (glucosio), l’organismo inizia a bruciare grassi per poter ricavare energia. Si manifesta durante un digiuno prolungato o durante una privazione prolungata di carboidrati, principio alla base della dieta chetogenica.

Sono disponibili in due diversi tipi di integratori:

Cosa sono i chetoni esogeni

  • sali di chetoni: sono composti di acido beta-idrossibutirrico, spesso legato con sodio, potassio, magnesio e calcio per favorirne l’assorbimento e per compensarne la natura acida del beta-idrossibutirrico. L’uso dei sali ha un impatto elevato sull’equilibrio idrico salino dell’organismo, dato da non trascurare soprattutto in presenza di patologie. In commercio la maggior parte degli integratori fornisce 8-12 g di chetoni e un grammo di sodio per porzione.
  • esteri di chetoni: sono composti di acido beta-idrossibutirrico che in questo caso si trova legato ad un alcol, in genere con D 1,3-butandiolo. A differenza dei sali, gli esteri sono più efficaci nell’accelerazione dello stato di chetosi e non presentano un potenziale problema di accumulo salino.

Entrambi, sia i sali che gli esteri determinano una riduzione degli acidi grassi, una stimolazione di insulina e una riduzione della glicemia.

La promessa di questi integratori è quella di far raggiungere lo stato di chetosi (tra i 30-45 minuti dall’assunzione), ma occorre fare attenzione perché contengono calorie, pensate che una sola dose di integratore può contenere dalle 40 alle 110 kcal ed inoltre hanno costi elevati e possono causare nausea e problemi intestinali.

A cosa servono i chetoni esogeni?

L’obiettivo dell’assumere i chetoni esogeni è quello di determinare un aumento dei corpi chetonici all’interno del sangue, e se consumati dovrebbero portare benefici e mantenere il corpo di chi ne fa uso in uno stato di chetosi.

E’ chiaro che una condizione di chetosi raggiunta con l’aumento di chetoni all’interno del sangue non è paragonabile alla condizione di chetosi che viene a verificarsi con una riduzione di carboidrati, prevista dalla dieta cheto. Quindi, non è detto che si potrà ricreare la stessa situazione assumendo chetoni per via esogena.

Pertanto ci sono degli aspetti differenti tra le due condizioni di chetosi, una fisiologica e una ottenuta con chetoni esogeni, che vi presento qui di seguito:

  • la chetosi fisiologica ha come risultati: un’elevata concentrazione di chetoni, una riduzione della produzione di insulina e un’elevata concentrazione di acidi grassi liberi.
  • la chetosi con chetoni esogeni ha come caratteristiche: un’elevata concentrazione di chetoni, una produzione di insulina leggermente elevata e una ridotta concentrazione di grassi liberi.

Al momento, per quanto riguarda l’assunzione di chetoni esogeni i risultati non sono del tutto confortanti, dato che assumere gli esteri di chetoni può dare degli scarsi risultati, mentre assumere i sali di chetoni è sconsigliato perché oltre a non dare risultati efficaci possono dare degli effetti collaterali poco graditi.

Quali sono gli effetti dei chetoni esogeni?

Quali sono gli effetti dei chetoni esogeni?

Come già accennato nel precedente paragrafo, l’assunzione di queste sostanze esterne non dà gli stessi risultati che può portare una dieta chetogenica.

Nello specifico, tra i principali effetti ci sono:

  • Riduzione della glicemia
  • Riduzione della produzione di glucosio da parte del fegato
  • Riduzione dell’attività di alcuni enzimi fondamentali per l’ossidazione dei carboidrati
  • Riduzione del rilascio degli acidi grassi dal tessuto adiposo. Questa riduzione viene a verificarsi perché l’organismo avverte un elevato aumento dei chetoni nel sangue ed entra in allerta e per difendersi riduce il consumo di acidi grassi.

Per quanto riguarda l’effetto sul dimagrimento, seguire una normale dieta ed assumere integratori esogeni non porta agli effetti desiderati, per due aspetti:

il primo aspetto è legato al consumo di queste sostanze esterne che vengono utilizzate come fonti di energia principalmente dal cuore, muscoli e cervello, di conseguenza si determina un risparmio di zuccheri e grassi che andranno ad accumularsi al livello del tessuto adiposo; altro importante aspetto è che nella chetosi indotta per via esogena si crea una situazione che porta a ridurre l’utilizzo delle riserve di grasso.

Pertanto non si avranno gli stessi effetti sul dimagrimento che si possono ottenere con un regime alimentare ipocalorico e con la stessa condizione di chetosi che si viene a creare e che permette di utilizzare le riserve di grasso dell’organismo.

E’ bene fare molto attenzione quando si decide di assumere questo tipo di integratori, che sono un valido aiuto per fare rifornimento di energia, ma se non presta attenzione a quello che si mangia o se non si segue correttamente uno schema alimentare, questi non danno molti risultati.

Conclusioni sui chetoni esogeni

Abbiamo visto insieme cosa sono i chetoni esogeni, quali sono i possibili effetti e sono emersi dei dati importanti soprattutto legati alle differenze con la dieta chetogenica.

Al momento non ci sono studi che confermano l’efficacia di queste sostanze in merito ad un effettivo dimagrimento e per quanto riguarda altri utilizzi relativi ai trattamenti terapeutici o legati allo sport ci sono ancora degli studi preliminari.

Ci sono invece, validi studi che confermano l’efficacia della dieta chetogenica e della chetosi indotta dalla riduzione drastica dei carboidrati.

Il mio consiglio è comunque quello di usare gli integratori con moderazione e di non considerarli come possibili sostituti della dieta.

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